servirai ai tuoi nemici che l’Eterno manderà contro di te, in mezzo alla fame, alla sete, alla nudità e alla mancanza d’ogni cosa; ed essi ti metteranno un giogo di ferro sul collo, finché t’abbiano distrutto.
Rimetti la tua sorte nell’Eterno; confidati in lui, ed egli opererà
Io mi corrucciai contro il mio popolo, profanai la mia eredità e li diedi in mano tua; tu non avesti per essi alcuna pietà; facesti gravar duramente il tuo giogo sul vecchio,
Poi la parola dell’Eterno mi fu rivolta, dicendo: «Geremia, che vedi?» Io risposi: «Vedo un ramo di mandorlo». E l’Eterno mi disse:
«Hai veduto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per mandarla ad effetto».
«Va’, e di’ ad Anania: Così parla l’Eterno: Tu hai spezzato un giogo di legno, ma hai fatto, invece di quello, un giogo di ferro.
Poiché così parla l’Eterno degli eserciti, l’Iddio d’Israele: Io metto un giogo di ferro su collo di tutte queste nazioni perché siano assoggettate a Nebucadnetsar, re di Babilonia; ed esse gli saranno assoggettate; e gli do pure gli animali della campagna».
Ve l’aveva fatto rinchiudere Sedekia, re di Giuda, col dirgli: «Perché vai tu profetizzando dicendo: Così parla l’Eterno: Ecco, io do questa città in man del re di Babilonia, ed ei la prenderà;
e Nebucadnetsar menerà Sedekia a Babilonia, ed egli resterà quivi finch’io lo visiti, dice l’Eterno; se combattete contro i Caldei voi non riuscirete a nulla».
ecco, io ti do in possesso de’ figliuoli d’Oriente, ed essi porranno in te i loro accampamenti, e stabiliranno in mezzo a te le loro dimore; e saranno essi che mangeranno i tuoi frutti, essi che berranno il tuo latte.
ecco, io stendo la mia mano contro di te, ti do in pascolo alle nazioni, ti stermino di fra i popoli, ti fo sparire dal novero dei paesi, ti distruggo, e tu conoscerai che io sono l’Eterno.