E farai due cherubini d’oro; li farai lavorati al martello, alle due estremità del propiziatorio;
fa’ un cherubino a una delle estremità, e un cherubino all’altra; farete che questi cherubini escano dal propiziatorio alle due estremità.
E i cherubini avranno le ali spiegate in alto, in modo da coprire il propiziatorio con le loro ali; avranno la faccia vòlta l’uno verso l’altro; le facce dei cherubini saranno volte verso il propiziatorio.
E metterai il propiziatorio in alto, sopra l’arca; e nell’arca metterai la testimonianza che ti darò.
Quivi io m’incontrerò teco; e di sul propiziatorio, di fra i due cherubini che sono sull’arca della testimonianza, ti comunicherò tutti gli ordini che avrò da darti per i figliuoli d’Israele.
Farai pure un altare per bruciarvi su il profumo: lo farai di legno d’acacia.
E fece nel santuario due cherubini di legno d’ulivo, dell’altezza di dieci cubiti ciascuno.
L’una delle ali d’un cherubino misurava cinque cubiti, e l’altra, pure cinque cubiti; il che faceva dieci cubiti, dalla punta d’un’ala alla punta dell’altra.
Il secondo cherubino era parimente di dieci cubiti; ambedue i cherubini erano delle stesse dimensioni e della stessa forma.
L’altezza dell’uno dei cherubini era di dieci cubiti, e tale era l’altezza dell’altro.
E Salomone pose i cherubini in mezzo alla casa, nell’interno. I cherubini aveano le ali spiegate, in guisa che l’ala del primo toccava una delle pareti, e l’ala del secondo toccava l’altra parete; le altre ali si toccavano l’una l’altra con le punte, in mezzo alla casa.
Salomone ricoprì d’oro i cherubini.