e dicesti: «Io sarò signora in perpetuo; talché non prendesti a cuore e non ricordasti la fine di tutto questo.
Or dunque ascolta questo, o voluttuosa, che te ne stai assisa in sicurtà, e dici in cuor tuo: »Io, e nessun altro che io! Io non rimarrò mai vedova, e non saprò che sia l’esser orbata dai figliuoli«;
ma queste due cose t’avverranno in un attimo, in uno stesso giorno: privazione di figliuoli e vedovanza; ti piomberanno addosso tutte assieme, nonostante la moltitudine de’ tuoi sortilegi e la grande abbondanza de’ tuoi incantesimi.
«Figliuol d’uomo, di’ al principe di Tiro: Così parla il Signore, l’Eterno: Il tuo cuore s’è fatto altero, e tu dici: Io sono un dio! Io sto assiso sopra un trono di Dio nel cuore de’ mari! mentre sei un uomo e non un Dio, quantunque tu ti faccia un cuore simile a un cuore d’un Dio.
Ecco, tu sei più savio di Daniele, nessun mistero è oscuro per te;
con la tua saviezza e con la tua intelligenza ti sei procurato ricchezza, hai ammassato oro e argento nei tuoi tesori;
con la tua gran saviezza e col tuo commercio hai accresciuto le tue ricchezze, e a motivo delle tue ricchezze il tuo cuore s’è fatto altero.
Perciò così parla il Signore, l’Eterno: Poiché tu ti sei fatto un cuore come un cuore di Dio,
ecco, io fo venire contro di te degli stranieri, i più violenti di fra le nazioni; ed essi sguaineranno le loro spade contro lo splendore della tua saviezza, e contamineranno la tua bellezza;
ti trarranno giù nella fossa, e tu morrai della morte di quelli che sono trafitti nei cuori de’ mari.
Tale sarà la festante città, che se ne sta sicura, e dice in cuor suo: «Io, e nessun altro fuori di me!» Come mai è diventata una desolazione, un ricetto di bestie? Chiunque le passerà vicino fischierà e agiterà la mano.