Riguarda, rispondimi, o Eterno, Iddio mio! Illumina gli occhi miei che talora io non m’addormenti del sonno della morte,
E Shallum, figliuolo di Jabesh, congiurò contro di lui; lo colpì in presenza del popolo, l’uccise, e regnò in sua vece.
E Menahem, figliuolo di Gadi, salì da Tirtsa e venne a Samaria; colpì in Samaria Shallum, figliuolo di Jabesh, l’uccise, e regnò in luogo suo.
E Pekah, figliuolo di Remalia, suo capitano, congiurò contro di lui, e lo colpì a Samaria, e con lui Argob e Arech, nella torre del palazzo reale. Avea seco cinquanta uomini di Galaad; uccise Pekachia, e regnò in luogo suo.
Hosea, figliuolo di Ela, ordì una congiura contro Pekah, figliuolo di Remalia; lo colpì, l’uccise, e regnò in luogo suo, l’anno ventesimo del regno di Jotham, figliuolo di Uzzia.
Non v’è più alcuno che invochi il tuo nome, che si risvegli per attenersi a te; poiché tu ci hai nascosta la tua faccia, e ci lasci consumare dalle nostre iniquità.
Essi tornano, ma non all’Altissimo; sono diventati come un arco fallace; i loro capi cadranno per la spada, a motivo della rabbia della lor lingua; nel paese d’Egitto si faran beffe di loro.
Si son stabiliti dei re, senz’ordine mio; si sono eletti dei capi a mia insaputa; si son fatti, col loro argento e col loro oro, degl’idoli destinati ad esser distrutti.