Eresse pure degli altari ad altri dèi nella casa dell’Eterno, riguardo alla quale l’Eterno avea detto: «In Gerusalemme io porrò il mio nome».
Che m’importa la moltitudine de’ vostri sacrifizi? dice l’Eterno; io son sazio d’olocausti di montoni e di grasso di bestie ingrassate; il sangue dei giovenchi, degli agnelli e dei capri, io non li gradisco.
Quando venite a presentarvi nel mio cospetto, chi v’ha chiesto di calcare i mie cortili?
Profeti e sacerdoti sono empi, nella mia casa stessa ho trovato la loro malvagità, dice l’Eterno.
Avete fatto entrare degli stranieri, incirconcisi di cuore e incirconcisi di carne, perché stessero nel mio santuario a profanare la mia casa, quando offrivate il mio pane, il grasso e il sangue, violando così il mio patto con tutte le vostre abominazioni.