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C’è un uomo nel tuo regno, in cui è lo spirito degli dei santi; e al tempo di tuo padre si trovò in lui una luce, un intelletto e una sapienza, pari alla sapienza degli dèi; e il re Nebucadnetsar tuo padre, il padre tuo, o re, lo stabilì capo dei magi, degli incantatori, de’ Caldei e degli astrologi,
E a tutti questi quattro giovani Iddio dette conoscenza e intelligenza in tutta la letteratura, e sapienza; e Daniele s’intendeva d’ogni sorta di visioni e di sogni.
Il re parlò a Daniele, e disse: «In verità il vostro Dio è l’Iddio degli dèi, il Signore dei re, e il rivelatore dei segreti, giacché tu hai potuto rivelare questo segreto».
Allora il re elevò Daniele in dignità, lo colmò di numerosi e ricchi doni, gli diede il comando di tutta la provincia di Babilonia, e lo stabilì capo supremo di tutti i savi di Babilonia.
M’è parso bene di far conoscere i segni e i prodigi che l’Iddio altissimo ha fatto nella mia persona.
Come son grandi i suoi segni! Come son potenti i suoi prodigi! Il suo regno è un regno eterno, e il suo dominio dura di generazione in generazione.
Io, Nebucadnetsar, stavo tranquillo in casa mia, e fiorente nel mio palazzo.
Ebbi un sogno, che mi spaventò; e i pensieri che m’assalivano sul mio letto, e le visioni del mio spirito m’empiron di terrore.
Ordine fu dato da parte mia di condurre davanti a me tutti i savi di Babilonia, perché mi facessero conoscere l’interpretazione del sogno.
Però, lasciate in terra il ceppo delle sue radici, ma in catene di ferro e di rame, fra l’erba de’ campi, e sia bagnato dalla rugiada del cielo, e abbia con gli animali la sua parte d’erba della terra.