«Ecco il tuo servo!» Davide gli disse: «Non temere, perché io non mancherò di trattarti con bontà per amor di Gionathan tuo padre, e ti renderò tutte le terre di Saul tuo avolo, e tu mangerai sempre alla mia mensa».
Tsiba disse al re: «Il tuo servo farà tutto quello che il re mio signore ordina al suo servo». E Mefibosheth mangiò alla mensa di Davide come uno dei figliuoli del re.
Mefibosheth dimorava a Gerusalemme perché mangiava sempre alla mensa del re. Era zoppo d’ambedue i piedi.
Egli avea seco mille uomini di Beniamino, Tsiba, servo della casa di Saul, coi suoi quindici figliuoli e i suoi venti servi. Essi passarono il Giordano davanti al re.
Poiché tutti quelli della casa di mio padre non avrebbero meritato dal re mio signore altro che la morte; e, nondimeno, tu avevi posto il tuo servo fra quelli che mangiano alla tua mensa. E qual altro diritto poss’io avere? E perché continuerei io a supplicare il re?»