Non bestemmierai contro Dio, e non maledirai il principe del tuo popolo.
Allora Abishai disse a Davide: «Oggi Iddio t’ha messo il tuo nemico nelle mani; or lascia, ti prego, ch’io lo colpisca con la lancia e lo inchiodi in terra con un sol colpo; e non ci sarà bisogno d’un secondo».
Mefibosheth s’inchinò profondamente, e disse: «Che cos’è il tuo servo, che tu ti degni guardare un can morto come son io?»
Ma Abishai, figliuolo di Tseruia, prese a dire: «Nonostante questo, Shimei non dev’egli morire per aver maledetto l’unto dell’Eterno?»