«Io sono l’Eterno, e apparii ad Abrahamo, ad Isacco e a Giacobbe, come l’Iddio onnipotente; ma non fui conosciuto da loro sotto il mio nome di Eterno.
E quando giunsero a Mara, non poteron bevere le acque di Mara, perché erano amare; perciò quel luogo fu chiamato Mara.
Ché le saette dell’Onnipotente mi trafiggono, lo spirito mio ne sugge il veleno; i terrori di Dio si schierano in battaglia contro me.
"Come vive Iddio che mi nega giustizia, come vive l’Onnipotente che mi amareggia l’anima,