Il mio cuore si riscaldava dentro di me; mentre meditavo, un fuoco s’è acceso; allora la mia lingua ha parlato.
Un male incurabile, essi dicono, gli s’è attaccato addosso; ed ora che giace, non si rileverà mai più.
Abbi pietà di noi, o Eterno, abbi pietà di noi, perché siamo più che sazi di disprezzo. (H123-5) L’anima nostra è più che sazia dello scherno della gente agiata e del disprezzo dei superbi.
(H2-4) Tu m’hai gettato nell’abisso, nel cuore del mare; la corrente mi ha circondato e tutte le tue onde e tutti i tuoi flutti mi son passati sopra.