E dissero l’uno all’altro: «Ecco cotesto sognatore che viene!
Ora dunque venite, uccidiamolo, e gettiamolo in una di queste cisterne; diremo poi che una mala bestia l’ha divorato, e vedremo che ne sarà de’ suoi sogni».
Sei cose odia l’Eterno, anzi sette gli sono in abominio:
gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le mani che spandono sangue innocente,
il cuore che medita disegni iniqui, i piedi che corron frettolosi al male,
il falso testimonio che proferisce menzogne, e chi semina discordie tra fratelli.
Le parole soavi sono un favo di miele: dolcezza all’anima, salute al corpo.