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Gli uomini di Efraim dissero a Gedeone: «Che azione e questa che tu ci hai fatto, non chiamandoci quando sei andato a combattere contro Madian?» Ed ebbero con lui una disputa violenta. Ed egli rispose loro: «Che ho fatto io al paragon di voi? la racimolatura d’Efraim non vale essa più della vendemmia d’Abiezer? Iddio v’ha dato nelle mani i principi di Madian, Oreb e Zeeb! che dunque ho potuto far io al paragon di voi?» Quand’egli ebbe lor detto quella parola, la loro ira contro di lui si calmò. Ma Nabal rispose ai servi di Davide, dicendo: «Chi è Davide? E chi e il figliuolo d’Isai? Sono molti, oggi, i servi che scappano dai loro padroni; e prenderei io il mio pane, la mia acqua e la carne che ho macellata pei miei tosatori, per darli a gente che non so donde venga?» I giovani ripresero la loro strada, tornarono, e andarono a riferire a Davide tutte queste parole. Allora Davide disse ai suoi uomini: «Ognun di voi si cinga la sua spada». Ognuno si cinse la sua spada, e Davide pure si cinse la sua, e saliron dietro a Davide circa quattrocento uomini; duecento rimasero presso il bagaglio. Poi, gettandosi ai suoi piedi, disse: «O mio signore, la colpa e mia! Deh, lascia che la tua serva parli in tua presenza, e tu ascolta le parole della tua serva! Te ne prego, signor mio, non far caso di quell’uomo da nulla ch’è Nabal; poiché egli è quel che dice il suo nome; si chiama Nabal, e in lui non c’è che stoltezza; ma io, la tua serva, non vidi i giovani mandati dal mio signore. E il re rispose aspramente, abbandonando il consiglio che i vecchi gli aveano dato; e parlò al popolo secondo il consiglio dei giovani, dicendo: «Mio padre ha reso pesante il vostro giogo, ma io lo renderò più pesante ancora; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castigherò coi flagelli a punte». Così il re non diede ascolto al popolo; perché questa cosa era diretta dall’Eterno, affinché si adempisse la parola da lui detta per mezzo di Ahija di Scilo a Geroboamo, figliuolo di Nebat. E quando tutto il popolo d’Israele vide che il re non gli dava ascolto, rispose al re, dicendo: «Che abbiam noi da fare con Davide? Noi non abbiam nulla di comune col figliuolo d’Isai! Alle tue tende, o Israele! Provvedi ora tu alla tua casa, o Davide!» E Israele se ne andò alle sue tende. Il cuor del giusto medita la sua risposta, ma la bocca degli empi sgorga cose malvage.
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