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Параллельные места
Perciò, tutte le mani diventan fiacche, e ogni cuor d’uomo vien meno. Son còlti da spavento, son presi da spasimi e da doglie; si contorcono come donna che partorisce, si guardan l’un l’altro sbigottiti, le loro facce son facce di fuoco. Perciò i miei fianchi son pieni si dolori; delle doglie m’han còlto, pari alle doglie d’una donna di parto; io mi contorco, per quel che sento; sono spaventato da quel che vedo. Allora il re mutò di colore, e i suoi pensieri lo spaventarono; le giunture de’ suoi fianchi si rilassarono, e i suoi ginocchi cominciarono ad urtarsi l’uno contro l’altro. Davanti a loro i popoli sono in angoscia, ogni volto impallidisce. Ed egli stenderà la mano contro il settentrione e distruggerà l’Assiria, e ridurrà Ninive una desolazione, un luogo arido come il deserto. E in mezzo a lei giaceranno greggi e animali d’ogni specie; perfino il pellicano ed il riccio pernotteranno tra i suoi capitelli; s’udranno canti d’uccelli dalle finestre; la devastazione sarà sulle soglie, perché sarà spogliata dei suoi rivestimenti di cedro. Tale sarà la festante città, che se ne sta sicura, e dice in cuor suo: «Io, e nessun altro fuori di me!» Come mai è diventata una desolazione, un ricetto di bestie? Chiunque le passerà vicino fischierà e agiterà la mano.
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