E dissero a Giosuè: «Certo, l’Eterno ha dato in nostra mano tutto il paese; e già tutti gli abitanti del paese han perso coraggio dinanzi a noi».
E l’Eterno disse a Giosuè: «Non li temere, perché io li ho dati in poter tuo; nessun di loro potrà starti a fronte».
E l’Eterno disse a Giosuè: «Non li temere, perché domani, a quest’ora, io farò che saran tutti uccisi davanti a Israele; tu taglierai i garetti ai loro cavalli e darai fuoco ai loro carri».
E disse loro: «Seguitemi, perché l’Eterno v’ha dato nelle mani i Moabiti, vostri nemici». E quelli scesero dietro a lui, s’impadronirono de’ guadi del Giordano per impedirne il passo ai Moabiti, e non lasciaron passare alcuno.
E Debora disse a Barak: «Lèvati, perché questo è il giorno in cui l’Eterno ha dato Sisera nelle tue mani. L’Eterno non va egli dinanzi a te?» Allora Barak scese dal monte Tabor, seguito da diecimila uomini.
Quand’ecco un profeta si accostò ad Achab, re d’Israele, e disse: «Così dice l’Eterno: Vedi tu questa gran moltitudine? Ecco, oggi io la darò in tuo potere, e tu saprai ch’io sono l’Eterno».
Allora l’uomo di Dio si avvicinò al re d’Israele, e gli disse: «Così dice l’Eterno: Giacché i Siri hanno detto: L’Eterno è Dio de’ monti e non e Dio delle valli, io ti darò nelle mani tutta questa gran moltitudine; e voi conoscerete che io sono l’Eterno».