E li sbaragliò interamente, facendone un gran macello. Poi discese, e si ritirò nella caverna della roccia d’Etam.
Allora Sansone invocò, l’Eterno e disse: «O Signore, o Eterno, ti prego, ricordati di me! Dammi forza per questa volta soltanto, o Dio, perch’io mi vendichi in un colpo solo de’ Filistei, per la perdita de’ miei due occhi».
Ed Isaia disse: «Prendete un impiastro di fichi secchi!» Lo presero, e lo misero sull’ulcera, e il re guarì.
E quei tre uomini, Shadrac, Meshac e Abed-nego, caddero legati in mezzo alla fornace del fuoco ardente.
Allora il re Nebucadnetsar fu spaventato, si levò in gran fretta, e prese a dire ai suoi consiglieri: «Non abbiam noi gettato in mezzo al fuoco tre uomini legati?» quelli risposero e dissero al re: «Certo, o re!»
Ed egli riprese a dire: «Ecco, io vedo quattro uomini, sciolti, che camminano in mezzo al fuoco, senz’aver sofferto danno alcuno; e l’aspetto del quarto è come quello d’un figlio degli dèi».