Da’ libero corso ai furori dell’ira tua; mira tutti i superbi e abbassali!
Mira tutti i superbi e umiliali! e schiaccia gli empi dovunque stanno!
La terra è in lutto, è spossata, il mondo langue, è spossato, gli altolocati fra il popolo della terra languono.
In quel giorno, l’Eterno punirà nei luoghi eccelsi l’esercito di lassù, e giù sulla terra, i re della terra;
Questo giorno, per il Signore, per l’Eterno degli eserciti, è giorno di vendetta, in cui si vendica de’ suoi nemici. La spada divorerà, si sazierà, s’inebrierà del loro sangue; poiché il Signore, l’Eterno degli eserciti, immola le vittime nel paese del settentrione, presso il fiume Eufrate.
Davanti a loro trema la terra, i cieli sono scossi, il sole e la luna s’oscurano, le stelle ritirano il loro splendore.
Poiché, ecco, il giorno viene, ardente come una fornace; e tutti i superbi e chiunque opera empiamente saranno come stoppia; e il giorno che viene li divamperà, dice l’Eterno degli eserciti, e non lascerà loro né radice né ramo.