E l’Eterno Iddio piantò un giardino in Eden, in oriente, e quivi pose l’uomo che aveva formato.
La mia bocca proferirà cose savie, e la meditazione del mio cuore sarà piena di senno.
Possa la mia meditazione essergli gradita! Io mi rallegrerò nell’Eterno.
Spariscano i peccatori dalla terra, e gli empi non siano più! Anima mia, benedici l’Eterno. Alleluia.
Così l’Eterno sta per consolare Sion, consolerà tutte le sue ruine; renderà il deserto di lei pari ad un Eden, e la sua solitudine pari a un giardino dell’Eterno. Gioia ed allegrezza si troveranno in mezzo a lei, inni di lode e melodia di canti.
A te, o Eterno, io grido, perché un fuoco ha divorato i pascoli del deserto, e una fiamma ha divampato tutti gli alberi della campagna.
Anche le bestie dei campi anelano a te, perché i rivi d’acqua sono seccati, e un fuoco ha divorato i pascoli del deserto.
e li disperderò tra tutte le nazioni ch’essi non hanno mai conosciute, e il paese rimarrà desolato dietro a loro, senza più nessuno che vi passi o vi ritorni. D’un paese delizioso essi han fatto una desolazione».