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Or avvenne che, come io profetavo a Pelatia, figliuolo di Benaia, morì; e io mi gettai con la faccia a terra, e gridai ad alta voce: «Ahimè, Signore, Eterno, farai tu una completa distruzione di quel che rimane d’Israele?»
«Toglietevi di mezzo a questa raunanza, e io li consumerò in un attimo». Ed essi si prostrarono con la faccia a terra.
E com’essi colpivano ed io ero rimasto solo, caddi sulla mia faccia e gridai: «Ahimè, Signore, Eterno, distruggerai tu tutto ciò che rimane d’Israele, riversando il tuo furore su Gerusalemme?»
Poi lo spirito mi levò in alto, e mi menò alla porta orientale della casa dell’Eterno che guarda verso levante; ed ecco, all’ingresso della porta, venticinque uomini; e in mezzo ad essi vidi Jaazania, figliuolo d’Azzur, e Pelatia, figliuolo di Benaia, capi del popolo.
E Anania, udendo queste parole, cadde e spirò. E gran paura prese tutti coloro che udiron queste cose.