Apocalisse di Giovanni 11:5
Poi l’Eterno stese la mano e mi toccò la bocca; e l’Eterno disse: «Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca.
Vedi, io ti costituisco oggi sulle nazioni e sopra i regni, per svellere, per demolire, per abbattere, per distruggere, per edificare e per piantare».
La mia parola non è essa come il fuoco? dice l’Eterno; e come un martello che spezza il sasso?
In quel giorno, io renderò i capi di Giuda come un braciere ardente in mezzo a delle legna, come una torcia accesa in mezzo a dei covoni; essi divoreranno a destra e a sinistra tutti i popoli d’ogn’intorno; e Gerusalemme sarà ancora abitata nel suo proprio luogo, a Gerusalemme.
E se alcuno li vuole offendere, esce dalla lor bocca un fuoco che divora i loro nemici; e se alcuno li vuole offendere bisogna ch’ei sia ucciso in questa maniera.