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i figliuoli che nasceranno loro potranno, alla terza generazione, entrare nella raunanza dell’Eterno. Colui che ha fatto i grandi luminari, perché la sua benignità dura in eterno: La mia spada s’è inebriata nel cielo; ecco, essa sta per piombare su Edom, sul popolo che ho votato allo sterminio, per farne giustizia. La spada dell’Eterno è piena di sangue, è coperta di grasso, di sangue d’agnelli e di capri, di grasso d’arnioni di montoni; poiché l’Eterno fa un sacrifizio a Botsra, e un gran macello nel paese d’Edom. Poiché io non voglio contendere in perpetuo né serbar l’ira in eterno, affinché gli spiriti, le anime che io ho fatte, non vengan meno dinanzi a me. «Chi è questi che giunge da Edom, da Botsra, in vestimenti splendidi? questi, magnificamente ammantato, che cammina fiero nella grandezza della sua forza?» «Son io, che parlo con giustizia, che son potente a salvare». «Perché questo rosso nel tuo manto, e perché le tue vesti son come quelli di chi calca l’uva nello strettoio?» «Io sono stato solo a calcara l’uva nello strettoio, e nessuno uomo fra i popoli è stato meco; io li ho calcati nella mia ira, e li ho calpestati nel mio furore; il loro sangue è spruzzato sulle mie vesti, e ho macchiati tutti i miei abiti. Poiché il giorno della vendetta, ch’era nel mio cuore, e il mio anno di redenzione son giunti. Io guardai, ma non v’era chi m’aiutasse; mi volsi attorno stupito, ma nessuno mi sosteneva; allora il mio braccio m’ha salvato, e il mio furore m’ha sostenuto. Ed ho calpestato dei popoli nella mia ira, li ho ubriacati del mio furore, e ho fatto scorrere il loro sangue sulla terra». Riguardo a Edom. Così parla l’Eterno degli eserciti: Non v’è egli più saviezza in Teman? Gl’intelligenti non sanno essi più consigliare? La loro saviezza è dessa svanita? Fuggite, voltate le spalle, nascondetevi profondamente, o abitanti di Dedan! Poiché io fo venire la calamità sopra Esaù, il tempo della sua punizione. Se de’ vendemmiatori venissero a te non lascerebbero essi dei racimoli? Se de’ ladri venissero a te di notte non guasterebbero più di quanto a loro bastasse. Ma io nuderò Esaù, scoprirò i suoi nascondigli, ed ei non si potrà nascondere; la sua prole, i suoi fratelli, i suoi vicini saran distrutti, ed ei non sarà più. Lascia i tuoi orfani, io li farò vivere, e le tue vedove confidino in me! Poiché così parla l’Eterno: Ecco, quelli che non eran destinati a bere la coppa, la dovranno bere; e tu andresti del tutto impunito? Non andrai impunito, tu la berrai certamente. Poiché io lo giuro per me stesso, dice l’Eterno, Botsra diverrà una desolazione, un obbrobrio, un deserto, una maledizione, e tutte le sue città saranno delle solitudini eterne. Io ho ricevuto un messaggio dall’Eterno, e un messaggero e stato inviato fra le nazioni: «Adunatevi, venite contro di lei, levatevi per la battaglia!» Poiché, ecco, io ti rendo piccolo fra le nazioni, e sprezzato fra gli uomini. Lo spavento che ispiravi, l’orgoglio del tuo cuore t’han sedotto, o tu che abiti nelle fessure delle rocce, che occupi il sommo delle colline; ma quand’anche tu facessi il tuo nido tant’alto quanto quello dell’aquila, io ti farò precipitar di lassù, dice l’Eterno. E Edom diventerà una desolazione; chiunque passerà presso di lui rimarrà stupito, e si darà a fischiare a motivo di tutte le sue piaghe. Come avvenne al sovvertimento di Sodoma di Gomorra e di tutte le città a loro vicine, dice l’Eterno, nessuno più abiterà quivi, non vi dimorerà più alcun figliuol d’uomo. Ecco, egli sale come un leone dalle rive lussureggianti del Giordano contro la forte dimora; io ne farò fuggire a un tratto Edom, e stabilirò su di essa colui che io ho scelto. Poiché chi è simile a me? Chi m’ordinerà di comparire in giudizio? Qual è il pastore che possa starmi a fronte? Perciò, ascoltate il disegno che l’Eterno ha concepito contro Edom, e i pensieri che medita contro gli abitanti di Teman! Certo, saran trascinati via come i più piccoli del gregge, certo, la loro dimora sarà devastata. Al rumore della loro caduta trema la terra; s’ode il loro grido fino al mar Rosso. Ecco, il nemico sale, fende l’aria, come l’aquila, spiega le sue ali verso Botsra; e il cuore dei prodi d’Edom, in quel giorno, è come il cuore d’una donna in doglie di parto. L’Egitto diventerà una desolazione, e Edom diventerà un desolato deserto a motivo della violenza fatta ai figliuoli di Giuda, sulla terra de’ quali hanno sparso sangue innocente. A cagione della violenza fatta al tuo fratello Giacobbe, tu sarai coperto d’onta e sarai sterminato per sempre. Il giorno che tu gli stavi a fronte, il giorno che degli stranieri menavano in cattività il suo esercito, e degli estranei entravano per le sue porte e gettavan le sorti su Gerusalemme, anche tu eri come uno di loro. Ah! non ti pascer lo sguardo del giorno del tuo fratello, del giorno della sua sventura. Non gioire de’ figliuoli di Giuda il giorno della loro ruina; e non parlare con tanta arroganza nel giorno della distretta. Qual Dio è come te, che perdoni l’iniquità e passi sopra la trasgressione del residuo della tua eredità? Egli non serba l’ira sua in perpetuo, perché si compiace d’usar misericordia.
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