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Parole di Amos, uno dei pastori di Tekoa, rivelategli in visione, intorno ad Israele, ai giorni di Uzzia, re di Giuda, e ai giorni di Geroboamo, figliuolo di Joas, re d’Israele, due anni prima del terremoto.
L’anno quindicesimo di Amatsia, figliuolo di Joas, re di Giuda, cominciò a regnare a Samaria Geroboamo, figliuolo di Joas, re d’Israele; e regnò quarantun anni.
Allora tutto il popolo di Giuda prese Uzzia che aveva allora sedici anni, e lo fece re in luogo di Amatsia suo padre.
Uzzia avea sedici anni quando cominciò a regnare, e regnò cinquantadue anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Jecolia, ed era di Gerusalemme.
La visione d’Isaia, figliuolo d’Amots, ch’egli ebbe relativamente a Giuda e a Gerusalemme ai giorni di Uzzia, di Jotham, di Achaz e di Ezechia, re di Giuda.
La parola dell’Eterno che fu rivolta a Osea, figliuolo di Beeri, ai giorni di Uzzia, di Jotham, d’Acaz, di Ezechia, re di Giuda, e ai giorni di Geroboamo, figliuolo di Joas, re d’Israele.
Allora Amatsia, sacerdote di Bethel, mandò a dire a Geroboamo, re d’Israele: «Amos congiura contro di te in mezzo alla casa d’Israele; il paese non può sopportare tutte le sue parole.
Allora Amos rispose e disse: «Io non sono profeta, né discepolo di profeta; ero un mandriano, e coltivavo i sicomori;
l’Eterno mi perse di dietro al gregge, e l’Eterno mi disse: Va’, profetizza al mio popolo d’Israele.
E voi fuggirete per la valle de’ miei monti, poiché la valle de’ monti s’estenderà fino ad Atsal; fuggirete, come fuggiste davanti al terremoto ai giorni di Uzzia, re di Giuda; e l’Eterno, il mio Dio, verrà, e tutti i suoi santi con lui.