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Allora Uzzia, che teneva in mano un turibolo per offrire il profumo, si adirò; e mentre s’adirava contro i sacerdoti, la lebbra gli scoppiò sulla fronte, in presenza dei sacerdoti, nella casa dell’Eterno, presso l’altare dei profumi.
e la nuvola si ritirò di sopra alla tenda; ed ecco che Maria era lebbrosa, bianca come neve; Aaronne guardò Maria, ed ecco era lebbrosa.
Poi andò a presentarsi davanti al suo signore. Eliseo gli disse: «Donde vieni, Ghehazi?» Questi rispose: «Il tuo servo non è andato in verun luogo».
Ma Eliseo gli disse: «Il mio spirito non era egli là presente, quando quell’uomo si voltò e scese dal suo carro per venirti incontro? E’ forse questo il momento di prender danaro, di prender vesti, e uliveti e vigne, pecore e buoi, servi e serve?
La lebbra di Naaman s’attaccherà perciò a te ed alla tua progenie in perpetuo». E Ghehazi uscì dalla presenza di Eliseo, tutto lebbroso, bianco come la neve.
E l’Eterno colpì il re, che fu lebbroso fino al giorno della sua morte e visse nell’infermeria; e Jotham, figliuolo del re, era a capo della casa reale e rendea giustizia al popolo del paese.