8
E portarono la testa di Jsh-Bosheth a Davide a Hebron, e dissero al re: «Ecco la testa di Jsh-Bosheth, figliuolo di Saul, tuo nemico, il quale cercava di toglierti la vita; l’Eterno ha oggi fatte le vendette dei re, mio signore, sopra Saul e sopra la sua progenie».
E Saul cercò d’inchiodar Davide al muro con la lancia, ma Davide schivò il colpo, e la lancia diè nel muro. Davide fuggì e si mise in salvo in quella stessa notte.
Saul inviò de’ messi a casa di Davide per tenerlo d’occhio e farlo morire la mattina dipoi; ma Mical, moglie di Davide, lo informò della cosa, dicendo: «Se in questa stessa notte non ti salvi la vita, domani sei morto».
E Davide sapendo che Saul s’era mosso per torgli la vita, restò nel deserto di Zif, nella foresta.
E se mai sorgesse alcuno a perseguitarti e ad attentare alla tua vita, l’anima del mio signore sarà custodita nello scrigno della vita presso l’Eterno, ch’è il tuo Dio; ma l’anima de’ tuoi nemici l’Eterno la lancerà via, come dalla rete d’una frombola.