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Ora dunque, si degni il re, mio signore, d’ascoltare le parole dei suo servo. Se è l’Eterno quegli che t’incita contro di me, accetti egli un’oblazione! Ma se son gli uomini, siano essi maledetti dinanzi all’Eterno, poiché m’hanno oggi cacciato per separarmi dall’eredità dell’Eterno, dicendomi: Va’ a servir a degli dèi stranieri!
E l’Eterno sentì un odor soave; e l’Eterno disse in cuor suo: «Io non maledirò più la terra a cagione dell’uomo, poiché i disegni del cuor dell’uomo sono malvagi fin dalla sua fanciullezza; e non colpirò più ogni cosa vivente, come ho fatto.
E ridurrò le vostre città in deserti, desolerò i vostri santuari, e non aspirerò più il soave odore dei vostri profumi.
Allora Samuele prese un vasetto d’olio, lo versò sul capo di lui, baciò Saul e disse: «L’Eterno non t’ha egli unto perché tu sia il capo della sua eredità?
il re ascolterà la sua serva, e la libererà dalle mani di quelli che vogliono sterminar me e il mio figliuolo dalla eredità di Dio.
Poi Davide disse ad Abishai e a tutti i suoi i servi: «Ecco, il mio figliuolo, uscito dalle mie viscere, cerca di togliermi la vita! Quanto più lo può fare ora questo Beniaminita! Lasciate ch’ei maledica, giacché glielo ha ordinato l’Eterno.
poiché tu li hai appartati da tutti i popoli della terra per farne la tua eredità; come dichiarasti per mezzo del tuo servo Mosè, quando traesti dall’Egitto i padri nostri, o Signore, o Eterno!»
Allora Naaman disse: «Poiché non vuoi, permetti almeno che sia data al tuo servo tanta terra quanta ne portano due muli; giacché il tuo servo non offrirà più olocausti e sacrifizi ad altri dèi, ma solo all’Eterno.