E la gloria dell’Eterno s’innalzò di su mezzo alla città, e si fermò sul monte ch’è ad oriente della città.
Poiché, ecco, l’Eterno esce dalla sua dimora, scende, cammina sulle alture della terra;
i monti si struggono sotto di lui, e le valli si schiantano, come cera davanti al fuoco, come acque sopra un pendio.
Egli si ferma, e scuote la terra; guarda, e fa tremar le nazioni; i monti eterni si frantumano, i colli antichi s’abbassano; le sue vie son quelle d’un tempo.
Allora essi tornarono a Gerusalemme dal monte chiamato dell’Uliveto, il quale è vicino a Gerusalemme, non distandone che un cammin di sabato.