E il re disse a Tsadok: «Riporta in città l’arca di Dio! Se io trovo grazia agli occhi dell’Eterno, egli mi farà tornare, e mi farà vedere l’arca e la dimora di lui;
ma se dice: Io non ti gradisco eccomi; faccia egli di me quello che gli parrà».
Tutti gli amici più stretti m’hanno in orrore, e quelli che amavo mi si son vòlti contro.
Quelli che mangeranno alla sua mensa saranno la sua rovina, il suo esercito si dileguerà come un torrente, e molti cadranno uccisi.
Allora uno dei dodici, detto Giuda Iscariot, andò dai capi sacerdoti e disse loro:
Che mi volete dare, e io ve lo consegnerò? Ed essi gli contarono trenta sicli d’argento.
E da quell’ora cercava il momento opportuno di tradirlo.
E mentre mangiavano, disse: In verità io vi dico: Uno di voi mi tradirà.
Ed essi, grandemente attristati, cominciarono a dirgli ad uno ad uno: Sono io quello, Signore?
Ma egli, rispondendo, disse: Colui che ha messo con me la mano nel piatto, quello mi tradirà.
Certo, il Figliuol dell’uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a quell’uomo per cui il Figliuol dell’uomo è tradito! Meglio sarebbe per cotest’uomo, se non fosse mai nato.
E Giuda, che lo tradiva, prese a dire: Sono io quello, Maestro? E Gesù a lui: L’hai detto.
E mentre parlava ancora, ecco arrivar Giuda, uno dei dodici, e con lui una gran turba con spade e bastoni, da parte de’ capi sacerdoti e degli anziani del popolo.
Or colui che lo tradiva, avea dato loro un segnale, dicendo: Quello che bacerò, è lui; pigliatelo.
E in quell’istante, accostatosi a Gesù, gli disse: Ti saluto, Maestro! e gli dette un lungo bacio.
Ma Gesù gli disse: Amico, a far che sei tu qui? Allora, accostatisi, gli misero le mani addosso, e lo presero.
E Satana entrò in Giuda, chiamato Iscariota, che era del numero de’ dodici.
Ed egli andò a conferire coi capi sacerdoti e i capitani sul come lo darebbe loro nelle mani.
Ed essi se ne rallegrarono e pattuirono di dargli del denaro.
Ed egli prese l’impegno, e cercava l’opportunità di farlo di nascosto alla folla.
Del resto, ecco, la mano di colui che mi tradisce e meco a tavola.
Poiché il Figliuol dell’uomo, certo, se ne va, secondo che è determinato; ma guai a quell’uomo dal quale è tradito!
Ed essi cominciarono a domandarsi gli uni agli altri chi sarebbe mai quel di loro che farebbe questo.
Mentre parlava ancora, ecco una turba; e colui che si chiamava Giuda, uno dei dodici, la precedeva, e si accostò a Gesù per baciarlo.
Ma Gesù gli disse: Giuda, tradisci tu il Figliuol dell’uomo con un bacio?
Io non parlo di voi tutti; io so quelli che ho scelti; ma, perché sia adempita la Scrittura, colui che mangia il mio pane, ha levato contro di me il suo calcagno.
Dette queste cose, Gesù fu turbato nello spirito, e così apertamente si espresse: In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà.
I discepoli si guardavano l’un l’altro, stando in dubbio di chi parlasse.
Or, a tavola, inclinato sul seno di Gesù, stava uno de’ discepoli, quello che Gesù amava.
Simon Pietro quindi gli fe’ cenno e gli disse: Di’, chi è quello del quale parla?
Ed egli, chinatosi così sul petto di Gesù, gli domandò: Signore, chi è? Gesù rispose:
E’ quello al quale darò il boccone dopo averlo intinto. E intinto un boccone, lo prese e lo diede a Giuda figlio di Simone Iscariota.
E allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Per cui Gesù gli disse: Quel che fai, fallo presto.
Ma nessuno de’ commensali intese perché gli avesse detto così.
Difatti alcuni pensavano, siccome Giuda tenea la borsa, che Gesù gli avesse detto: Compra quel che ci abbisogna per la festa; ovvero che desse qualcosa ai poveri.
Egli dunque, preso il boccone, uscì subito; ed era notte.
Giuda dunque, presa la coorte e delle guardie mandate dai capi sacerdoti e dai Farisei, venne là con lanterne e torce ed armi.
Fratelli, bisognava che si adempisse la profezia della Scrittura pronunziata dallo Spirito Santo per bocca di Davide intorno a Giuda, che fu la guida di quelli che arrestarono Gesù.