Apocalisse di Giovanni 6:5
Apocalisse di Giovanni 6:6
Figliuole d’Israele, piangete su Saul, che vi rivestiva deliziosamente di scarlatto, che alle vostre vesti metteva degli ornamenti d’oro.
Egli non temerà alcun sinistro rumore; il suo cuore è fermo, fidente nell’Eterno.
La bella, la voluttuosa figliuola di Sion io la distruggo!
Voi volete allontanare il giorno malvagio e fate avvicinare il regno della violenza.
Giacciono sul letti d’avorio, si sdraiano sui loro divani, mangiano gli agnelli del gregge e i vitelli tratti dalla stalla.
Vaneggiano al suon del saltèro, s’inventano strumenti musicali come Davide;
bevono il vino in larghe coppe e s’ungono con gli oli più squisiti, ma non s’addolorano per la ruina di Giuseppe.
Perciò se n’andranno in cattività alla testa dei deportati; e cesseranno i clamori di questi banchettanti.
E quando ebbe aperto il terzo suggello, io udii la terza creatura vivente che diceva: Vieni. Ed io vidi, ed ecco un cavallo nero; e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano.
E udii come una voce in mezzo alle quattro creature viventi che diceva: Una chènice di frumento per un denaro e tre chènici d’orzo per un denaro; e non danneggiare né l’olio né il vino.