Apocalisse di Giovanni 16:14
Apocalisse di Giovanni 20:9
e il segno o il prodigio di cui t’avrà parlato succeda, ed egli ti dica: «Andiamo dietro a dèi stranieri (che tu non hai mai conosciuto) e ad essi serviamo»,
Quindi invocate voi il nome del vostro dio, e io invocherò il nome dell’Eterno; e il dio che risponderà mediante il fuoco egli sia Dio». Tutto il popolo rispose e disse: «Ben detto!»
Allora Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi uno de’ giovenchi; preparatelo i primi, giacché siete i più numerosi; e invocate il vostro dio, ma non appiccate il fuoco».
E quelli presero il giovenco che fu dato loro, e lo prepararono; poi invocarono il nome di Baal dalla mattina fino al mezzodì, dicendo: «O Baal, rispondici!» Ma non s’udì né voce né risposta; e saltavano intorno all’altare che aveano fatto.
A mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro, e a dire: «Gridate forte; poich’egli è dio, ma sta meditando, o è andato in disparte, o è in viaggio; fors’anche dorme, e si risveglierà».
E quelli si misero a gridare a gran voce, e a farsi delle incisioni addosso, secondo il loro costume, con delle spade e delle picche, finché grondavan sangue.
E passato che fu il mezzogiorno, quelli profetarono fino all’ora in cui si offriva l’oblazione, senza che s’udisse voce o risposta o ci fosse chi desse loro retta.
Allora Elia disse a tutto il popolo: «Accostatevi a me!» E tutto il popolo s’accostò a lui; ed Elia restaurò l’altare dell’Eterno ch’era stato demolito.
Poi prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù de’ figliuoli di Giacobbe, al quale l’Eterno avea detto: «Il tuo nome sarà Israele».
E con quelle pietre edificò un altare al nome dell’Eterno, e fece intorno all’altare un fosso, dalla capacità di due misure di grano.
Poi vi accomodò le legna, fece a pezzi il giovenco, e lo pose sopra le legna.
E disse: «Empite quattro vasi d’acqua, e versatela sull’olocausto e sulle legna». Di nuovo disse: «Fatelo una seconda volta». E quelli lo fecero una seconda volta. E disse ancora: «Fatelo per la terza volta». E quelli lo fecero per la terza volta.
L’acqua correva attorno all’altare, ed egli empì d’acqua anche il fosso.
E sull’ora in cui si offriva l’oblazione, il profeta Elia si avvicinò e disse: «O Eterno, Dio d’Abrahamo, d’Isacco e d’Israele, fa’ che oggi si conosca che tu sei Dio in Israele, che io sono tuo servo, e che ho fatte tutte queste cose per ordine tuo.
Rispondimi, o Eterno, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o Eterno, sei Dio, e che tu sei quegli che converte il cuor loro!»
Allora cadde il fuoco dell’Eterno, e consumò l’olocausto, le legna, le pietre e la polvere, e prosciugò l’acqua ch’era nel fosso.
Tutto il popolo, veduto ciò, si gettò con la faccia a terra e disse: «L’Eterno è Dio! L’Eterno è Dio!»
perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno gran segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti.
La venuta di quell’empio avrà luogo, per l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi;
perché sono spiriti di demoni che fan de’ segni e si recano dai re di tutto il mondo per radunarli per la battaglia del gran giorno dell’Iddio Onnipotente.
E salirono sulla distesa della terra e attorniarono il campo dei santi e la città diletta; ma dal cielo discese del fuoco e le divorò.