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Параллельные места
Prenderai pure del fior di farina, e ne farai cuocere dodici focacce; ogni focaccia sarà di due decimi d’efa. Le metterai in due file, sei per fila, sulla tavola d’oro puro davanti all’Eterno. E porrai dell’incenso puro sopra ogni fila, e sarà sul pane come una ricordanza, come un sacrifizio fatto mediante il fuoco all’Eterno. Ogni giorno di sabato si disporranno i pani davanti all’Eterno, del continuo; saranno forniti dai figliuoli d’Israele; è un patto perpetuo. I pani apparterranno ad Aaronne e ai suoi figliuoli, ed essi li mangeranno in luogo santo; poiché saranno per loro cosa santissima tra i sacrifizi fatti mediante il fuoco all’Eterno. E’ una legge perpetua». Davide andò a Nob dal sacerdote Ahimelec; e Ahimelec gli venne incontro tutto tremante, e gli disse: «Perché sei solo e non hai alcuno teco?» Davide rispose al sacerdote Ahimelec: «Il re m’ha dato un’incombenza, e m’ha detto: Nessuno sappia nulla dell’affare per cui ti mando e dell’ordine che t’ho dato; e quanto alla mia gente, le ho detto di trovarsi in un dato luogo. E ora che hai tu sotto mano? Dammi cinque pani o quel che si potrà trovare». Il sacerdote rispose a Davide, dicendo: «Non ho sotto mano del pane comune, ma c’è del pane consacrato; ma la tua gente s’è almeno astenuta da contatto con donne?» Davide rispose al sacerdote: «Da che son partito, tre giorni fa, siamo rimasti senza donne; e quanto ai vasi della mia gente erano puri; e se anche la nostra incombenza è profana, essa sarà oggi santificata da quel che si porrà nei vasi. Il sacerdote gli diè dunque del pane consacrato perché non v’era quivi altro pane tranne quello della presentazione, ch’era stato tolto d’innanzi all’Eterno, per mettervi invece del pan caldo nel momento in cui si toglieva l’altro. E non avrai tu quivi teco i sacerdoti Tsadok ed Abiathar? Tutto quello che sentirai dire della casa del re, lo farai sapere ai sacerdoti Tsadok ed Abiathar. E, partitosi di là, venne nella loro sinagoga. Ed ecco un uomo che avea una mano secca. Ed essi, affin di poterlo accusare, fecero a Gesù questa domanda: E’ egli lecito far delle guarigioni in giorno di sabato? Ed egli disse loro: Chi è colui fra voi che, avendo una pecora, s’ella cade in giorno di sabato in una fossa non la prenda e la tragga fuori? Or quant’è un uomo da più d’una pecora! E’ dunque lecito di far del bene in giorno di sabato. Allora disse a quell’uomo: Stendi la tua mano. E colui la stese, ed ella tornò sana come l’altra. Or avvenne in un altro sabato ch’egli entrò nella sinagoga, e si mise ad insegnare. E quivi era un uomo che avea la mano destra secca. Or gli scribi e i Farisei l’osservavano per vedere se farebbe una guarigione in giorno di sabato, per trovar di che accusarlo. Ma egli conosceva i loro pensieri, e disse all’uomo che avea la man secca: Lèvati, e sta su nel mezzo! Ed egli, alzatosi, stette su. Poi Gesù disse loro: Io domando a voi: E’ lecito, in giorno di sabato, di far del bene o di far del male? di salvare una persona o di ucciderla? E girato lo sguardo intorno su tutti loro, disse a quell’uomo: Stendi la mano! Egli fece così, e la sua mano tornò sana.
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