Io vo’ cantare per il mio benamato il cantico dell’amico mio circa la sua vigna. Il mio benamato aveva una vigna sopra una fertile collina.
Eppure, io t’avevo piantato come una nobile vigna tutta del miglior ceppo; come dunque mi ti sei mutato in rampolli degenerati di una vigna straniera?
Poiché avverrà come di un uomo il quale, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servitori e affidò loro i suoi beni;