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siano le tue orecchie attente, i tuoi occhi aperti, ed ascolta la preghiera del tuo servo, la quale io fo adesso dinanzi a te, giorno e notte, per i figliuoli d’Israele, tuoi servi, confessando i peccati de’ figliuoli d’Israele: peccati, che noi abbiam commessi contro di te; sì, che io e la casa di mio padre abbiamo commessi!
Siano gli occhi tuoi notte e giorno aperti su questa casa, sul luogo di cui dicesti: Quivi sarà il mio nome! Ascolta la preghiera che il tuo servo farà rivolto a questo luogo!
Poiché i nostri padri sono stati infedeli e hanno fatto ciò ch’è male agli occhi dell’Eterno, dell’Iddio nostro, l’hanno abbandonato, han cessato di volger la faccia verso la dimora dell’Eterno, e le han voltato le spalle.
Or mentre Esdra pregava e faceva questa confessione piangendo e prostrato davanti alla casa di Dio, si raunò intorno a lui una grandissima moltitudine di gente d’Israele, uomini, donne e fanciulli; e il popolo piangeva dirottamente.
o voi, progenie d’Abrahamo, suo servitore, figliuoli di Giacobbe, suoi eletti!
Ora dunque, o Dio nostro, ascolta la preghiera del tuo servo e le sue supplicazioni, e fa’ risplendere il tuo volto sul tuo desolato santuario, per amor del Signore!
O mio Dio, inclina il tuo orecchio, ed ascolta; apri gli occhi e guarda le nostre desolazioni, e la città sulla quale è invocato il tuo nome; perché noi umilmente presentiamo le nostre supplicazioni nel tuo cospetto, fondati non sulle nostre opere giuste, ma sulle tue grandi compassioni.
O Signore, ascolta! Signore, perdona! Signore, sii attento ed agisci; non indugiare, per amor di te stesso, o mio Dio, perché il tuo nome è invocato sulla tua città e sul tuo popolo!»
Mentre io parlavo ancora, pregando e confessando il mio peccato e il peccato del mio popolo d’Israele, e presentavo la mia supplicazione all’Eterno, al mio Dio, per il monte santo del mio Dio,