e dissi al re: «Viva il re in eterno! Come potrebbe il mio aspetto non esser triste quando la città dove sono i sepolcri de’ miei padri è distrutta e le sue porte son consumate dal fuoco?»
Poiché io portavo invidia agli orgogliosi, vedendo la prosperità degli empi.
Perciò la superbia li cinge a guisa di collana, la violenza li cuopre a guisa di vestito.
Dal loro cuore insensibile esce l’iniquità; le immaginazioni del cuor loro traboccano.
Sbeffeggiano e malvagiamente ragionan d’opprimere; parlano altezzosamente.
Che m’importa dell’incenso che viene da Seba, della canna odorosa che vien dal paese lontano? I vostri olocausti non mi sono graditi, e i vostri sacrifizi non mi piacciono.
Ma, se non date ascolto a queste parole, io giuro per me stesso, dice l’Eterno, che questa casa sarà ridotta in una rovina.
io tratterò questa casa come Sciloh, e farò che questa città serva di maledizione presso tutte le nazioni della terra».
Perché hai profetizzato nel nome dell’Eterno dicendo: Questa casa sarà come Sciloh e questa città sarà devastata, e priva d’abitanti?» E tutto il popolo s’adunò contro Geremia nella casa dell’Eterno.