E come i figliuoli di Ammon movean guerra a Israele, gli anziani di Galaad andarono a cercare Jefte nel paese di Tob.
E dissero a Jefte: «Vieni, sii nostro capitano, e combatteremo contro i figliuoli di Ammon».
Ma Jefte rispose agli anziani di Galaad: «Non m’avete voi odiato e cacciato dalla casa di mio padre? Perché venite da me ora che siete nell’angustia?»
E gli anziani di Galaad dissero a Jefte: «Appunto per questo torniamo ora da te, onde tu venga con noi e combatta contro i figliuoli di Ammon e tu sia capo di noi tutti abitanti di Galaad».
Jefte rispose agli anziani di Galaad: «Se mi riconducete da voi per combattere contro i figliuoli di Ammon, e l’Eterno li dà in mio potere, io sarò vostro capo».
E gli anziani di Galaad dissero a Jefte: «L’Eterno sia testimone fra noi, e ci punisca se non facciamo quello che hai detto».
Jefte dunque andò con gli anziani di Galaad; il popolo lo costituì suo capo e condottiero, e Jefte ripeté davanti all’Eterno, a Mitspa, tutte le parole che avea dette prima.