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Giuda
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Параллельные места
Ma prima che si fossero coricati, gli uomini della città, i Sodomiti, circondarono la casa: giovani e vecchi, la popolazione intera venuta da ogni lato; e chiamarono Lot, e gli dissero: «Dove sono quegli uomini che son venuti da te stanotte? Menaceli fuori, affinché noi li conosciamo!» Lot uscì verso di loro sull’ingresso di casa, si chiuse dietro la porta, e disse: «Deh, fratelli miei, non fate questo male! Ecco, ho due figliuole che non hanno conosciuto uomo; deh, lasciate ch’io ve le meni fuori, e voi fate di loro quel che vi piacerà; soltanto non fate nulla a questi uomini, poiché son venuti all’ombra del mio tetto». Ma essi gli dissero: «Fatti in là!» E ancora: «Quest’individuo è venuto qua come straniero, e la vuol far da giudice! Ora faremo a te peggio che a quelli!» E, premendo Lot con violenza, s’avvicinarono per sfondare la porta. Ma quegli uomini stesero la mano, trassero Lot in casa con loro, e chiusero la porta. E colpirono di cecità la gente ch’era alla porta della casa, dal più piccolo al più grande, talché si stancarono a cercar la porta. E quegli uomini dissero a Lot: «Chi hai tu ancora qui? fa’ uscire da questo luogo generi, figliuoli, figliuole e chiunque de’ tuoi è in questa città; poiché noi distruggeremo questo luogo, perché il grido contro i suoi abitanti è grande nel cospetto dell’Eterno, e l’Eterno ci ha mandati a distruggerlo». Allora Lot usci, parlò ai suoi generi che avevano preso le sue figliuole, e disse: «Levatevi, uscite da questo luogo, perché l’Eterno sta per distruggere la città». Ma ai i generi parve che volesse scherzare. E come l’alba cominciò ad apparire, gli angeli sollecitarono Lot, dicendo: «Lèvati, prendi tua moglie e le tue due figliuole che si trovan qui, affinché tu non perisca nel castigo di questa città». Ma egli s’indugiava; e quegli uomini presero per la mano lui, sua moglie e le sue due figliuole, perché l’Eterno lo volea risparmiare; e lo menaron via, e lo misero fuori della città. E avvenne che quando li ebbero fatti uscire, uno di quegli uomini disse: «Sàlvati la vita! non guardare indietro, e non ti fermare in alcun luogo della pianura; sàlvati al monte, che tu non abbia a perire!» E Lot rispose loro: «No, mio signore! ecco, il tuo servo ha trovato grazia agli occhi tuoi, e tu hai mostrato la grandezza della tua bontà verso di me conservandomi in vita; ma io non posso salvarmi al monte prima che il disastro mi sopraggiunga, ed io perisca. Ecco, questa città è vicina da potermici rifugiare, ed è piccola. Deh, lascia ch’io scampi quivi non è essa piccola? e vivrà l’anima mia!» E quegli a lui: «Ecco, anche questa grazia io ti concedo: di non distruggere la città, della quale hai parlato. Affrettati, scampa colà, poiché io non posso far nulla finché tu vi sia giunto». Perciò quella città fu chiamata Tsoar. Il sole si levava sulla terra quando Lot arrivò a Tsoar. Allora l’Eterno fece piovere dai cieli su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte dell’Eterno; ed egli distrusse quelle città e tutta la pianura e tutti gli abitanti delle città e quanto cresceva sul suolo. ma nel giorno che Lot uscì di Sodoma, piovve dal cielo fuoco e zolfo, che li fece tutti perire. Ma tu hai questo: che odii le opere dei Nicolaiti, le quali odio anch’io. Non temere quel che avrai da soffrire; ecco, il diavolo sta per cacciare alcuni di voi in prigione, perché siate provati: e avrete una tribolazione di dieci giorni. Sii fedele fino alla morte, e io ti darò la corona della vita.
Giuda
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