Le tavole erano opera di Dio, e la scrittura era scrittura di Dio, incisa sulle tavole.
E come fu vicino al campo vide il vitello e le danze; e l’ira di Mosè s’infiammò, ed egli gettò dalle mani le tavole e le spezzò appiè del monte.
E Mosè rimase quivi con l’Eterno quaranta giorni e quaranta notti; non mangiò pane e non bevve acqua. E l’Eterno scrisse sulle tavole le parole del patto, le dieci parole.
In quel tempo, l’Eterno mi disse: «Tagliati due tavole di pietra simili alle prime, e sali da me sul monte; fatti anche un’arca di legno;
e io scriverò su quelle tavole le parole che erano sulle prime che tu spezzasti, e tu le metterai nell’arca».