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Ed essi ubbidiranno alla tua voce; e tu, con gli anziani d’Israele, andrai dal re d’Egitto, e gli direte: L’Eterno, l’Iddio degli Ebrei, ci è venuto incontro; or dunque, lasciaci andare tre giornate di cammino nel deserto, per offrir sacrifizi all’Eterno, all’Iddio nostro.
E il popolo prestò loro fede. Essi intesero che l’Eterno avea visitato i figliuoli d’Israele e avea veduto la loro afflizione, e s’inchinarono e adorarono.
Dopo questo, Mosè ed Aaronne vennero a Faraone, e gli dissero: «Così dice l’Eterno, l’Iddio d’Israele: Lascia andare il mio popolo, perché mi celebri una festa nel deserto».
Ed essi dissero: «L’Iddio degli Ebrei si è presentato a noi; lasciaci andare tre giornate di cammino nel deserto per offrir sacrifizi all’Eterno, ch’è il nostro Dio, onde ei non abbia a colpirci con la peste o con la spada».
E Balaam disse a Balak: «Stattene presso al tuo olocausto, e io andrò: forse l’Eterno mi verrà incontro; e quei che mi avrà fatto vedere, te lo riferirò». E se ne andò sopra una nuda altura.
E Dio si fece incontro a Balaam, e Balaam gli disse: «Io ho preparato i sette altari, ed ho offerto un giovenco e un montone su ciascun altare».
E Balaam disse a Balak: «Stattene qui presso ai tuo olocausto, e io andrò a incontrare l’Eterno».
E l’Eterno si fece incontro a Balaam, gli mise delle parole in bocca e gli disse: «Torna da Balak, e parla così».