Allora l’Eterno fece venire contro di loro i capi dell’esercito del re d’Assiria, che misero Manasse nei ferri; e, legatolo con catene di rame, lo menarono a Babilonia.
E quand’ei fu in distretta, implorò l’Eterno, il suo Dio, e s’umiliò profondamente davanti all’Iddio de’ suoi padri.
In Dio è la mia salvezza e la mia gloria; la mia forte ròcca e il mio rifugio sono in Dio.
Tu, tu sei tremendo; e chi può reggere davanti a te quando t’adiri?
Sul mio letto, durante la notte, ho cercato colui che l’anima mia ama; l’ho cercato, ma non l’ho trovato.
Cercate l’Eterno, mentre lo si può trovare; invocatelo, mentr’è vicino.
Io me n’andrò e tornerò al mio luogo, finch’essi non si riconoscan colpevoli, e cercan la mia faccia; quando saranno nell’angoscia, ricorreranno a me.