Nondimeno, alcuni uomini di Ascer, di Manasse e di Zabulon si umiliarono, e vennero a Gerusalemme.
In quel giorno, il residuo d’Israele e gli scampati della casa di Giacobbe cesseranno d’appoggiarsi su colui che li colpiva, e s’appoggeranno con sincerità sull’Eterno, sul Santo d’Israele.
Io me n’andrò e tornerò al mio luogo, finch’essi non si riconoscan colpevoli, e cercan la mia faccia; quando saranno nell’angoscia, ricorreranno a me.
«Quanto a me, io volgerò lo sguardo verso l’Eterno, spererò nell’Iddio della mia salvezza; il mio Dio mi ascolterà.