Giacobbe rispose a Faraone: «I giorni del tempo de’ miei pellegrinaggi sono centotrent’anni; i giorni del tempo della mia vita sono stati pochi e cattivi, e non hanno raggiunto il numero dei giorni della vita de’ miei padri, ai dì dei loro pellegrinaggi».
Noi siamo dinanzi a te dei forestieri e dei pellegrini, come furon tutti i nostri padri; i nostri giorni sulla terra son come un’ombra, e non v’è speranza.
I miei giorni sen vanno più veloci della spola, si consumano senza speranza.
L’uomo, nato di donna, vive pochi giorni, e sazio d’affanni.
Spunta come un fiore, poi è reciso; fugge come un’ombra, e non dura.
L’occhio mio si oscura pel dolore, tutte le mie membra non son più che un’ombra.
Guarda alla mia destra e vedi; non v’è alcuno che mi riconosca. Ogni rifugio m’è venuto a mancare: non v’è alcuno che abbia cura dell’anima mia.
Poiché chi sa ciò ch’è buono per l’uomo nella sua vita, durante tutti i giorni della sua vita vana, ch’egli passa come un’ombra? E chi sa dire all’uomo quel che sarà dopo di lui sotto il sole?