Deh, ricordati che m’hai plasmato come argilla… e tu mi fai ritornare in polvere!
Intanto questo mio corpo si disfa come legno tarlato, come un abito roso dalle tignuole.
che furon portati via prima del tempo, e il cui fondamento fu come un torrente che scorre?
Ecco, io sono uguale a te davanti a Dio; anch’io, fui tratto dall’argilla.
Nondimeno, o Eterno, tu sei nostro padre; noi siamo l’argilla; tu, colui che ci formi; e noi siam tutti l’opera delle tue mani.
Ma noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché l’eccellenza di questa potenza sia di Dio e non da noi.
Noi sappiamo infatti che se questa tenda ch’è la nostra dimora terrena viene disfatta, noi abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d’uomo, eterna nei cieli.