«Ecco, io son troppo meschino; che ti risponderei? Io mi metto la mano sulla bocca.
liberami, con la tua mano, dagli uomini, o Eterno, dagli uomini del mondo la cui parte è in questa vita, e il cui ventre tu empi co’ tuoi tesori; hanno figliuoli in abbondanza, e lasciano il resto de’ loro averi ai loro fanciulli.
Non trascinarmi via con gli empi e con gli operatori d’iniquità, i quali parlano di pace col prossimo, ma hanno la malizia nel cuore.
Rendi loro secondo le loro opere, secondo la malvagità de’ loro atti; rendi loro secondo l’opera delle loro mani; da’ loro ciò che si meritano.
Perché non considerano gli atti dell’Eterno, né l’opera delle sue mani, ei li abbatterà e non li rileverà.
Benedetto sia l’Eterno, poiché ha udito la voce delle mie supplicazioni.
L’Eterno è la mia forza ed il mio scudo; in lui s’è confidato il mio cuore, e sono stato soccorso; perciò il mio cuore festeggia, ed io lo celebrerò col mio cantico.
L’Eterno è la forza del suo popolo; egli è un baluardo di salvezza per il suo Unto.
Salva il tuo popolo e benedici la tua eredità; e pascili, e sostienli in perpetuo.