Or il popolo, vedendo che Mosè tardava a scender dal monte, si radunò intorno ad Aaronne e gli disse: «Orsù, facci un dio, che ci vada dinanzi; poiché, quanto a Mosè, a quest’uomo che ci ha tratto dal paese d’Egitto, non sappiamo che ne sia stato».
A un dato momento io parlo riguardo a una nazione, riguardo a un regno, di svellere, d’abbattere, di distruggere;
ma, se quella nazione contro la quale ho parlato, si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di farle.
Ezechia, re di Giuda, e tutto Giuda lo misero essi a morte? Ezechia non temette egli l’Eterno, e non supplicò egli l’Eterno sì che l’Eterno si pentì del male che aveva pronunziato contro di loro? E noi stiamo per fare un gran male a danno delle anime nostre».
Io odo, odo Efraim che si rammarica: «Tu m’hai castigato, e io sono stato castigato, come un giovenco non domato; convertimi, e io mi convertirò, giacché tu sei l’Eterno, il mio Dio.
L’Eterno si pentì di questo: «Ciò non avverrà»; disse l’Eterno.
L’Eterno si pentì di questo: «Neppur quello avverrà», disse il Signore, l’Eterno.