Or si levò un gran lamento da parte di que’ del popolo e delle loro mogli contro ai Giudei, loro fratelli.
Ve n’eran che dicevano: «Noi, i nostri figliuoli e le nostre figliuole siamo numerosi; ci si dia del grano perché possiam mangiare e vivere!»
Altri dicevano: «Impegnamo i nostri campi, le nostre vigne e le nostre case per assicurarci del grano durante la carestia!»
Altri ancora dicevano: «Noi abbiam preso del danaro a imprestito sui nostri campi e sulle nostre vigne per pagare il tributo del re.
Ora la nostra carne è come la carne de’ nostri fratelli, i nostri figliuoli son come i loro figliuoli; ed ecco che dobbiam sottoporre i nostri figliuoli e le nostre figliuole alla schiavitù, e alcune delle nostre figliuole son già ridotte schiave; e noi non possiamo farci nulla, giacché i nostri campi e le nostre vigne sono in mano d’altri».
Lavatevi, purificatevi, togliete d’innanzi agli occhi miei la malvagità delle vostre azioni; cessate del far il male;
imparate a fare il bene; cercate la giustizia, rialzate l’oppresso, fate ragione all’orfano, difendete la causa della vedova!
Eppoi venite, e discutiamo assieme, dice l’Eterno; quand’anche i vostri peccati fossero come lo scarlatto, diventeranno bianchi come la neve quand’anche fossero rossi come la porpora, diventeranno come la lana.
Se siete disposti ad ubbidire, mangerete i prodotti migliori del paese;
ma se rifiutate e siete ribelli, sarete divorati dalla spada; poiché la bocca dell’Eterno ha parlato.
Come mai la città fedele è ella divenuta una prostituta? Era piena di rettitudine, la giustizia dimorava in lei, ed ora è ricetto d’assassini!
Il tuo argento s’è cangiato in scorie, il tuo vino è stato tagliato con acqua.
I tuoi principi sono ribelli e compagni di ladri; tutti amano i regali e corron dietro alle ricompense; non fanno ragione all’orfano, e la causa della vedova non viene davanti a loro.
Perciò il Signore, l’Eterno degli eserciti, il Potente d’Israele, dice: Ah, io avrò soddisfazione dai miei nemici avversari, e mi vendicherò de’ miei nemici!
E ti rimetterò la mano addosso, ti purgherò delle tue scorie come colla potassa, e ti toglierò da te ogni particella di piombo.
Ristabilirò i tuoi giudici com’erano anticamente, e i tuoi consiglieri com’erano al principio. Dopo questo, sarai chiamata «la città della giustizia», «la città fedele».
Sion sarà redenta mediante la rettitudine, e quelli in lei si convertiranno saran redenti mediante la giustizia;
ma i ribelli e i peccatori saran fiaccati assieme, e quelli che abbandonano l’Eterno saranno distrutti.
Allora avrete vergogna de’ terebinti che avete amati, e arrossirete dei giardini che vi siete scelti.
Poiché sarete come un terebinto dalle foglie appassite, e come un giardino senz’acqua.
L’uomo forte sarà come stoppa, e l’opera sua come una favilla; ambedue bruceranno assieme, e non vi sarà chi spenga.
Come un pozzo fa scaturire le sue acque, così ella fa scaturire la sua malvagità; in lei non si sente parlar che di violenza e di rovina; dinanzi a me stanno continuamente sofferenze e piaghe.
Così parla l’Eterno: Fate ragione e giustizia, liberate dalla mano dell’oppressore colui al quale è tolto il suo, non fate torto né violenza allo straniero, all’orfano e alla vedova, e non spargete sangue innocente, in questo luogo.
E dì a questi ribelli, alla casa d’Israele: Così parla il Signore, l’Eterno: O casa d’Israele, bastano tutte le vostre abominazioni!
E il principe non prenderà nulla dell’eredità del popolo, spogliandolo delle sue possessioni; quello che darà come eredità ai suoi figliuoli, lo prenderà da ciò che possiede, affinché nessuno del mio popolo sia cacciato dalla sua possessione«.
Io dissi: Ascoltate, vi prego, o capi di Giacobbe, e voi magistrati della casa d’Israele: Non spetta a voi conoscer ciò ch’è giusto?
Ma voi odiate il bene e amate il male, scorticate il mio popolo e gli strappate la carne di sulle ossa.
Costoro divorano la carne del mio popolo, gli strappan di dosso la pelle, gli fiaccan le ossa; lo fanno a pezzi, come ciò che si mette in pentola, come carne da metter nella caldaia.