Oracolo sull’Egitto. Ecco l’Eterno, che cavalcava portato da una nuvola leggera, e viene in Egitto; gl’idoli d’Egitto tremano dinanzi a lui, e all’Egitto si strugge, dentro, il cuore.
In quel giorno, l’Egitto sarà come le donne: tremerà, sarà spaventato, vedendo la mano dell’Eterno degli eserciti che s’agita, minacciosa contro di lui.
Ed io appiccherò il fuoco alle case degli dèi d’Egitto. Nebucadnetsar brucerà le case e menerà in cattività gl’idoli, e s’avvolgerà del paese d’Egitto come il pastore s’avvolge nella sua veste; e ne uscirà in pace.
Appiccherò il fuoco all’Egitto; Sin si torcerà dal dolore, No sarà squarciata, Nof sarà presa da nemici in pieno giorno.
Egli passerà per il mare della distretta; ma nel mare egli colpirà i flutti, e tutte le profondità del fiume saranno prosciugate; l’orgoglio dell’Assiria sarà abbattuto, e lo scettro d’Egitto sarà tolto via.
E in quel giorno avverrà, dice l’Eterno degli eserciti, che io sterminerò dal paese i nomi degli idoli, e non se ne farà più menzione; e i profeti pure, e gli spiriti immondi farò sparire dal paese.