ma veggo un’altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente, e mi rende prigione della legge del peccato che è nelle mie membra.
Da ora in poi nessuno mi dia molestia, perché io porto nel mio corpo le stimmate di Gesù.
Ma quanto alle questioni stolte, alle genealogie, alle contese, e alle dispute intorno alla legge, stattene lontano, perché sono inutili e vane.
Diletti, io v’esorto come stranieri e pellegrini ad astenervi dalle carnali concupiscenze, che guerreggiano contro l’anima,