Or Eliseo cadde malato di quella malattia che lo dovea condurre alla morte; e Joas, re d’Israele, scese a trovarlo, pianse su lui, e disse: «Padre mio, padre mio! Carro d’Israele e sua cavalleria!».
Ed Eliseo gli disse: «Prendi un arco e delle frecce»; e Joas prese un arco e delle frecce.
Eliseo disse al re d’Israele: «Impugna l’arco»; e quegli impugnò l’arco; ed Eliseo posò le sue mani sulle mani del re,
poi gli disse: «Apri la finestra a levante!» E Joas l’aprì. Allora Eliseo disse: «Tira!» E quegli tirò. Ed Eliseo disse: «Questa è una freccia di vittoria da parte dell’Eterno: la freccia della vittoria contro la Siria. Tu sconfiggerai i Siri in Afek fino a sterminarli».
Poi disse: «Prendi le frecce!» Joas le prese, ed Eliseo disse al re d’Israele: «Percuoti il suolo»; ed egli lo percosse tre volte, indi si fermò.
L’uomo di Dio si adirò contro di lui, e disse: «Avresti dovuto percuoterlo cinque o sei volte; allora tu avresti sconfitto i Siri fino a sterminarli; mentre adesso non li sconfiggerai che tre volte». Eliseo morì, e fu sepolto.
Allora Amatsia inviò dei messi a Joas, figliuolo di Joachaz, figliuolo di Jehu, re d’Israele, per dirgli: «Vieni, mettiamoci a faccia a faccia!»
E Joas, re d’Israele, fece dire ad Amatsia, re di Giuda: «Lo spino del Libano mandò a dire al cedro del Libano: Da’ la tua figliuola per moglie al mio figliuolo. E le bestie selvagge del Libano passarono, e calpestarono lo spino.
Tu hai messo in rotta gl’Idumei, e il tuo cuore t’ha reso orgoglioso. Godi della tua gloria, e stattene a casa tua. Perché impegnarti in una disgraziata impresa che menerebbe alla ruina te e Giuda con te?»
Ma Amatsia non gli volle dar retta. Così Joas, re d’Israele, salì contro Amatsia; ed egli ed Amatsia, re di Giuda, si trovarono a faccia a faccia a Beth-Scemesh, che apparteneva a Giuda.
Giuda rimase sconfitto da Israele; e que’ di Giuda fuggirono ognuno alla sua tenda.
E Joas, re d’Israele, fece prigioniero a Beth-Scemesh Amatsia, re di Giuda, figliuolo di Joas, figliuolo di Achazia. Poi venne a Gerusalemme, e fece una breccia di quattrocento cubiti nelle mura di Gerusalemme, dalla porta di Efraim alla porta dell’angolo.
E prese tutto l’oro e l’argento e tutti i vasi che si trovavano nella casa dell’Eterno e nei tesori della casa del re; prese anche degli ostaggi, e se ne tornò a Samaria.
Il rimanente delle azioni compiute da Joas, e il suo valore, e come combatté contro Amatsia re di Giuda, sono cose scritte nel libro delle Cronache dei re d’Israele.
Allora Amatsia, re di Giuda, dopo aver preso consiglio, inviò de’ messi a Joas, figliuolo di Joachaz, figliuolo di Jehu, re d’Israele, per dirgli: «Vieni, mettiamoci a faccia a faccia!»