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Iddio gli disse: «Esci fuori e fermati sul monte, dinanzi all’Eterno». Ed ecco passava l’Eterno. Un vento forte, impetuoso, schiantava i monti e spezzava le rocce dinanzi all’Eterno, ma l’Eterno non era nel vento. E, dopo il vento, un terremoto; ma l’Eterno non era nel terremoto.
E l’Eterno disse a Mosè: «Sali da me sul monte, e fermati quivi; e io ti darò delle tavole di pietra, la legge e i comandamenti che ho scritti, perché siano insegnati ai figliuoli d’Israele».
E sii pronto domattina, e sali al mattino sul monte Sinai, e presentati quivi a me in vetta al monte.
Io guardai, ed ecco venire dal settentrione un vento di tempesta, una grossa nuvola con un globo di fuoco che spandeva tutto all’intorno d’essa uno splendore; e nel centro di quel fuoco si vedeva come del rame sfavillante in mezzo al fuoco.
E io profetizzai come mi era stato comandato; e come io profetizzavo, si fece rumore; ed ecco un movimento, e le ossa s’accostarono le une alle altre.