«Prenditi anche de’ migliori aromi: di mirra vergine, cinquecento sicli; di cinnamomo aromatico, la metà, cioè duecentocinquanta; di canna aromatica, pure duecentocinquanta;
di cassia, cinquecento, secondo il siclo del santuario; e un hin d’olio d’oliva.
E ne farai un olio per l’unzione sacra, un profumo composto con arte di profumiere: sarà l’olio per l’unzione sacra.
E con esso ungerai la tenda di convegno e l’arca della testimonianza,
la tavola e tutti i suoi utensili, il candelabro e i suoi utensili, l’altare dei profumi,
l’altare degli olocausti e tutti i suoi utensili, la conca e la sua base.
Consacrerai così queste cose, e saranno santissime; tutto quello che le toccherà, sarà santo.
E ungerai Aaronne e i suoi figliuoli, e li consacrerai perché mi esercitino l’ufficio di sacerdoti.
E parlerai ai figliuoli d’Israele, dicendo: Quest’olio mi sarà un olio di sacra unzione, di generazione in generazione.
Non lo si spanderà su carne d’uomo, e non ne farete altro di simile, della stessa composizione; esso è cosa santa, e sarà per voi cosa santa.
Allora Samuele prese un vasetto d’olio, lo versò sul capo di lui, baciò Saul e disse: «L’Eterno non t’ha egli unto perché tu sia il capo della sua eredità?
Portaron dunque l’arca dell’Eterno, e la collocarono al suo posto, in mezzo alla tenda che Davide avea rizzato per lei; e Davide offrì olocausti e sacrifizi di azioni di grazie dinanzi all’Eterno.
E quivi il sacerdote Tsadok e il profeta Nathan lo ungano re d’Israele. Poi sonate la tromba e dite: Viva il re Salomone!
E mangiarono e bevvero, in quel giorno, nel cospetto dell’Eterno, con gran gioia; proclamarono re, per la seconda volta, Salomone, figliuolo di Davide, e lo unsero, consacrandolo all’Eterno come conduttore del popolo, e unsero Tsadok come sacerdote.