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e della gente da nulla, degli uomini perversi, si son raccolti attorno a lui, e si son fatti forti contro Roboamo, figliuolo di Salomone, allorché Roboamo era giovane, e timido di cuore, e non potea tener loro fronte.
Or quivi si trovava un uomo scellerato per nome Sheba, figliuolo di Bicri, un Beniaminita, il quale sonò la tromba, e disse: «Noi non abbiamo nulla da spartire con Davide, non abbiamo nulla in comune col figliuolo d’Isai! O Israele, ciascuno alla sua tenda!»
Il re Roboamo dunque si rese forte in Gerusalemme, e continuò a regnare. Avea quarantun anni quando cominciò a regnare, e regnò diciassette anni a Gerusalemme, la città che l’Eterno s’era scelta fra tutte le tribù d’Israele, per stabilirvi il suo nome. Sua madre si chiamava Naama, l’Ammonita.