Allora Giosuè lo benedisse, e dette Hebron come eredità a Caleb, figliuolo di Gefunne.
Per questo Caleb, figliuolo di Gefunne, il Kenizeo, ha avuto Hebron come eredità, fino al dì d’oggi: perché aveva pienamente seguito l’Eterno, l’Iddio d’Israele.
Ora Hebron si chiamava per l’addietro Kiriath-Arba; Arba era stato l’uomo più grande fra gli Anakim. E il paese ebbe requie dalla guerra.
E Davide consultò l’Eterno, dicendo: «Andrò io a sconfiggere questi Filistei?» L’Eterno rispose a Davide: «Va’, sconfiggi i Filistei, e salva Keila».
Davide consultò di nuovo l’Eterno, e l’Eterno gli rispose e gli disse: «Lèvati, scendi a Keila, perché io darò i Filistei nelle tue mani».
Ma Davide, avuta conoscenza che Saul gli macchinava del male, disse al sacerdote Abiathar: «Porta qua l’efod».
Poi disse: «O Eterno, Dio d’Israele, il tuo servo ha sentito come cosa certa che Saul cerca di venire a Keila per distruggere la città per causa mia.
Quei di Keila mi daranno essi nelle sue mani? Saul scenderà egli come il tuo servo ha sentito dire? O Eterno, Dio d’Israele, deh! fallo sapere al tuo servo!» L’Eterno rispose: «Scenderà».
Davide chiese ancora: «Quei di Keila daranno essi me e la mia gente nelle mani di Saul?» L’Eterno rispose: «Vi daranno nelle sue mani».
a quelli di Hebron, e a quelli di tutti i luoghi che Davide e la sua gente aveano percorso.